sabato 30 aprile 2016

S.O.S. ! Circle time..................


Eh già! Perché no? Un Circle Time di classe che potrebbe risolvere o tentare di arginare ancora i nostri piccoli problemi di gruppo?
Proponendo io stessa questa volta l'iniziativa, è come se finalmente mi si apra la possibilità di un mondo nuovo: poter forse risolvere il problema che mi perseguita dallo scorso anno.
I problemi sono due: ogni volta che mi avvicino ad un gruppo di ragazze e domando loro cosa stiano facendo, loro mi rispondono con un “niente”, come se a loro non interessi di me. Il secondo problema è che, quando mi avvicino, ad esempio, ad un gruppetto già formato di compagni, cominciamo a parlare, poi però ho come l'impressione che loro si allontanino. 
È questo il punto che, in un certo senso, mi infastidisce, perché devo cercarmi continuamente un altro gruppo o inseguire il precedente per tutta la classe.

Argomento quindi del circle time è stato: la difficoltà, per qualcuno, di fare gruppo e la sensazione di non riuscire a relazionarci come sarebbe bello tra di noi.
Cominciamo a parlare, molte opinioni escono fuori, anche forti ma ad un certo punto siamo passati dal fare gruppo al gruppo whatsapp: una versione diversa, un'opinione differente per ogni testa.
Credo in tutta sincerità che da questo confronto un risultato ci sia stato e, se debbo dire la verità, il nostro rapporto è diventato più stretto e ho notato che i ragazzi e le ragazze mi invitano spesso a stare con loro.
Da questo ho imparato che un’iniziativa, anche se apparentemente banale, può risolvere molti problemi.

Sabina

Ancora un assaggio di yoga!


Anche quest’anno ci è stata data la possibilità di fare un’altra lezione di Yoga. E … come dice la tradizione, entrando nell’aula dedicata, dovevamo suonare due campanelle pronunciando il nostro nome. 
E poi … via con il telegiornale delle buone notizie e chi ne ha più ne metta. Questa vota l’insegnate di Yoga Tamara ci ha preannunciato che avremo fatto una lezione di Yoga da adulti, eseguendo “il saluto al sole”, (una serie di movimenti molto suggestivi in sequenza). 

A seguire ci siamo rilassati da sdraiati, seguendo passo passo la voce di Tamara, che ci ha fatto “esplorale” tutte le parti del nostro corpo. Quando ci siamo alzati ci sembrava di esserci alleggeriti da  tutti i nostri pensieri.

Personalmente mi sono rilassata e ho scoperto molte cose che non sapevo. Ho soprattutto iniziato a capire e ascoltare in totale silenzio, che è una cosa magnifica, e penso che solo poche persone riescano ad apprezzarlo.    
Giulia 








martedì 12 aprile 2016

Viva l'arte!

Mercoledì 6 Aprile con la professoressa Mennella ed il professore Esposito siamo andati a visitare la Galleria Borghese.
Ci voleva proprio un'uscita dopo tanti mesi di scuola per staccare un pò e spostare l'attenzione sulle opere d'arte che vanta il nostro Paese. Un paio di autobus ed eccoci arrivati; una merendina al volo e subito dentro. Devo ammettere che inizialmente la Galleria era a dir poco affollata ma non ci siamo arresi e, posati gli zainetti, ci siamo armati di cuffiette e taccuino (così lo chiama la prof…..) per prendere appunti. 


Arriva ora la parte più interessante......, anzi divina: le Opere.
Le nostre due guide sono state molto brave, erano appassionate come poche e ci hanno fatto interessare molto...... forse è il 1º museo che riusciamo a vedere con questa passione, trasporto e attenzione! 
Siamo partiti col vedere i quadri del Caravaggio (per l'appunto magnifici) che, con le sue originali tecniche, soprattutto la loro luce particolare, riescono a trasmettere una miriade di sensazioni a chi vede (David con la testa di Golia, Madonna dei Palafrenieri, Amor sacro e Amor profano). 





Certamente meritava molto anche "La Deposizione" di Raffaello" ma una parte di 
noi ha potuto contemplarla troppo in fretta. 




Ma quanti quadri!Quante 
meraviglie! Chi si poteva 
trattenere dal fotografarli?



Successivamente siamo rimasti storditi dalle sculture di Bernini, altro grande pittore e scultore molto amato da Scipione BorgheseRiesce a dare vita alle sue opere, come se volessero parlare ed esprimersi (Ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, la Capra Amaltea...). 



In particolare una delle opere che ha colpito un pò tutti è "Il Ratto di Proserpina" dove sono raffigurati Plutone, che essendo innamorato di Proserpina, vuole condurla con sè nel suo regno e si possono notare moltissimi dettagli come le mani del Dio che sprofondano nelle cosce vellutate della donna. Davvero un capolavoro e, come se non bastasse,  lo scultore ha raffigurato anche Cerbero nei minimi particolari e per terra si può notare il bidente. Persino le unghie dei piedi sono scolpite in modo realistico. Stupefacente! E la scultura si può godere a 360°. 



Eravamo divisi in due gruppi e uno dei due ha potuto fare e 
godere di una tale ricchezza grazie alla presenza di 
Sabina. Oltre infatti a osservare tutte le sculture nei loro minuziosi aspetti abbiamo potuto riprodurre le pose di tutte le statue, con il nostro corpo, per renderle il più possibile "visibili"  a Sabina. Per  avere un'idea di come fossero posizionate, uno di noi, di volta in volta diverso, con Sabina riproduceva delle "pose plastiche", che consistevano, non so se mi spiego bene, nell'assumere la posizione delle sculture (pensate un pò) ....tutto per creare nella nostra compagna un'idea delle posture di queste storiche sculture. 









Ci siamo veramente divertiti e siamo rimasti affascinati come infatti era lo scopo del Barocco: stupire  e meravigliare.
La gita tutta è stata bellissima e davvero interessante! Speriamo tanto che i professori ci portino a vedere altre mostre d'arte. Un'esperienza che rifaremmo all'infinito e consigliamo anche a voi, lettori del blog, di riservarvi una giornata magica in Galleria Borghese.


Giorgia , Sara, Federica, Sabina



  






















Rosso come il cielo


Un film che descrive più o meno la vita quotidiana degli anni Settanta, ragazzi non vedenti, un direttore che farebbe tutto il possibile affinché loro scoprano il meno possibile di questo mondo e un collegio.

Questi sono i tre ingredienti del film "Rosso come il cielo"che oggi abbiamo visto con vari professori e con tante altre classi.
All’inizio, in verità, non me lo ricordavo, anche se in passato lo avevo già visto, ma da quando il protagonista, un ragazzo di nome Mirko, perde la vista, a partire da quel momento del film, mi ricordavo più o meno tutto.

La vita nel collegio dove Mirko viene mandata è molto dura, anche se i ragazzi, da quanto ho constatato, erano in fin dei conti, rispettosi tra di loro.

Il direttore del collegio, essendo anche lui un non vedente,  impedisce però ai ragazzi di scoprire il mondo esterno, ma solo perché vuole tutelarli, sbaglia a fin di bene.
Finisce col fargli del male così, perché in questo modo un ragazzo con handicap non potrà mai scoprire ciò che gli sta intorno.

Se un ragazzo non va in giro, secondo me, non scoprirà mai il mondo circostante.
Verso la fine, per una violazione delle regole, Mirko sta per essere espulso, ma, grazie ad una manifestazione sulla riforma scolastica che sostiene anche la sua causa, il protagonista rimane a scuola, a dispetto del direttore.

Alla fine viene organizzata una recita, che riscontra grande successo alla quale assistono anche i genitori dei ragazzi, che vengono bendati appena entrano, per far loro usare, per godersela, gli altri sensi all'infuori della vista.

Questo film mi è molto piaciuto, anche se l’ho già visto e ho notato che, nonostante ci siano stati nella scuola ragazzi sia vedenti che non vedenti, si sono sempre rispettati. Anche quando Mirko ritorna a casa viene accolto benevolmente dai suoi amici di infanzia, e nonostante abbia perso la vista, viene trattato con normalità.
Sabina

....ed eccoci alle prese con la terracotta!!

Viva l’arte in tutte le sue forme e  “dimensioni” !!!

Con il professor Esposito abbiamo sfruttato il nostro bellissimo laboratorio di arte e immagine.........questa volta con la lavorazione della terracotta.
Dopo aver ammorbidito la creta, rimasta umida grazie ad uno straccio bagnato che la avvolgeva, ce ne siamo procurati un pezzo ciascuno, ci siamo tirati su le maniche e via…  spazio alla creatività!!!
Ci siamo divertiti a modellare il nostro piccolo pezzo di terracotta in mille modi possibili e immaginabili.
Curve, righe e onde di tutte le forme ….. 
È stato molto divertente, ma alla fine dell’ora eravamo tutti a dir poco sporchi sulle mani … qualcuno anche le magliette!

Ci siamo poi dedicati alla pulizia del nostro bel laboratorio; carta di giornale, rotolini di argilla ed era di nuovo tutto perfettamente in ordine.

Per ora le nostre opere sono ancora in costruzione, ma saranno presto ultimate, PROMESSO!!!!!

Sabina