sabato 5 novembre 2016

Moments inoblidables

Momenti indimenticabili

Hola à todos. Come estates? Io, estoi mùi bien.
Bando alle ciance e riprendiamo con l’italiano di tutti i giorni: l’italiano in cui ci facciamo interrogare, l’italiano in cui esprimiamo le opinioni e, soprattutto, l’italiano in cui scriviamo e leggiamo.
3 ottobre 2016. 
Evviva! Il grande momento è arrivato! Si parte per Oliana!
Dopo tanta attesa, finalmente, eccoci emozionati e contenti di affrontare una nuova esperienza che ci farà conoscere  abitudini, persone, e luoghi nuovi. Rapido saluto ai genitori e… si parte con il pullmino per l’aeroporto. Prima di prendere posto, ho incontrato un pilota che, pensate un po’, mi ha fatto salire nella cabina di pilotaggio! Parlava in inglese, perciò ho cercato di stare molto attenta a ciò che mi diceva. Mi ha spiegato come funzionavano le apparecchiature e, addirittura, ho fatto una foto con lui !
Prima tappa: la mitica Barcellona! Dopo le visite, incontro con gli altri ragazzi e insegnanti degli altri team.
Ho fatto quel giorno amicizia con quattro ragazze inglesi, finché non è arrivato il pullman che ci ha portato ad Oliana, il paesino in cui saremo stati ospiti per una settimana.

4 ottobre
Sono a scuola e sento che sarà una giornata fantastica.
Ho conosciuto tre amiche: Laura, la ragazza con cui tenevo i contatti, Eva e Maria, due sue amiche, e, per quanto riscontro, sembra, dal loro comportamento, che mi conoscano da un bel po’ di tempo.
Qui le persone sono socievoli, gli alunni addirittura chiamano gli insegnanti per nome. Abbiamo fatto un tour per le classi. A proposito, sapevate che nei licei esiste la materia del business,  cari lettori del Blog, e che in Spagna c’è un altro modo per lavarsi le mani?
Ecco gli step principali:
1. mettere il sapone sulle mani e aprire l’acqua;
2. mettere le mani sotto l’acqua e poi spegnere il rubinetto;
3. cospargere i dorsi delle mani con l’acqua saponata;
4. intrecciare le dita una dentro l’altra;
5. prendere ogni dito e sciacquarlo con l’acqua saponata;
6. mettere le mani a coppetta, prendere tre dita di ogni mano (questo farlo per due volte, una per ogni mano) e fare dei cerchi nei palmi delle mani;
7. aprire il rubinetto e sciacquare le mani a scivolo e… ecco qua, mani morbide in un istante!
Siamo stati a fare un tour per Oliana e la sera ho scoperto di essere stata invitata ad uscire con la mia famiglia ospitante. All’inizio le mie prof non erano molto convinte, ma poi ho fatto valere la mia opinione, hanno deciso di farmi fare l’esperimento per due ore. Tutto liscio, tranquilli!
5 ottobre
Visita museale e sto facendo una miriade di foto. Dopo i dinosauri,  abbiamo fatto rafting. Una novità anche per oggi: ho remato per la prima volta! All’inizio, pensavo che fosse una semplice passeggiata con il canotto a remi, invece mi sono sbagliata di grosso. Era, in realtà, una prova di coraggio, dopo la prima cascata, gridavo come una pazza e, ad un certo punto, poco ci è mancato che cadessi in acqua. Superato anche questo!

La sera conobbi Ixea, la ragazzina che avrebbe dovuto ospitare la figlia della Dirigente. All’inizio sono stata io a rompere il ghiaccio, poiché mi avevano già avvertita che lei non parlava molto. Per la prima volta, in quell’esperienza, avevo trovato qualcuno che capiva bene l’inglese, poiché la sera prima, Laura, ogni volta che le parlavo in inglese, si faceva tradurre ciò che dicevo in spagnolo dalla madre di Eva. Infatti, avevo cominciato a credere che parlassi inglese talmente strano  che nessuno mi capiva.
Invece stavolta non era così:  Ixea mi capiva perfettamente, infatti sono tornata in albergo eccitata, come se avessi vinto l’Oscar.
6 ottobre

Sono di nuovo a scuola. Mi sono spostata in due classi: prima nella classe di Laura, poi in quella di Ixea.
Dopo le ore di lezioni mattutine, siamo andati a fare le prove divisi in gruppi. Erano tre gruppi: i cantanti, i ballerini e gli attori. Naturalmente, sapete già dove sono andata a collocarmi! Tra i cantanti, naturalmente!
Abbiamo fatto le prove poi  un cartellone, nel quale dovevamo esprimere l’opinione sull’esperienza.
Qui ho conosciuto Andreana, Evangelie e Selia, due ragazze greche e una di Oliana. Anche loro erano amichevoli, come tutte, d’altronde. In quattro giorni ho fatto amicizia con sette ragazze di Oliana e Greche e con quattro ragazze inglesi, più di quanto non abbia mai fatto a Roma.
7 ottobre
E’ il grande giorno! La presentazione è alle porte! Nella prima ora mi andò bene, poiché c’era un’insegnante che parlava inglese, italiano, francese e catalano, ma nella seconda ora, c’era un prof che parlava solo catalano e non capii “una mazza”.
Ultime prove della canzone “Seven years” e della mia ultima canzone, i preparativi in albergo e… via alla presentazione. Presentarono le varie scuole, cantai la mia canzone senza alcuna emozione, facendo a modo mio come sapevo meglio fare, fecero gli altri le loro esibizioni e poi… Eccoci sul palco, cantammo fino ad un certo punto, perché dopo un po’ si svitò la base dove era appoggiata la tastiera ed eccola cadere, facendo piombare la sala in un  coro di risate. 

Anche quella sera uscimmo e anche stavolta uscii da sola con le altre.
La madre di Eva mi aveva detto che la canzone  le era piaciuta molto e mi aveva consigliato di farne una dedicata ad Oliana. Le ho detto che l’avrei fatta senza problemi. In quella sera ci siamo divertite da matti, soprattutto io parlai inglese con tutti quelli che mi capitavano a tiro. Quella sera, quando siamo uscite, Magda mi ha mostrato i regali che Laura mi aveva preparato.
8 ottobre
Si parte per Barcellona!

Abbiamo visitato vari monumenti, come la Casa di Gaudì e la Sagrada Famiglia. Abbiamo fatto un’esperienza in 3D, abbiamo comprato souvenir, ci siamo salutati (a dir la verità, tutti quanti piangevano) e ce ne siamo andati.
Altra novità: la sera ho assaggiato la paella! Ve la consiglio vivamente!

9 ottobre
Stiamo partendo da Barcellona per andare all’aeroporto che ci avrebbe riportato a Roma.
In tutti quei giorni, quando parlavo con mamma, invece di dire “ciao” dicevo “Hola mamma” e non parlavo in italiano, per non farmi capire.
Un’altra novità: il capogruppo usava un modo infallibile per attirare l’attenzione: lui ripeteva tre volte “Class, class, class” e noi dovevamo ripetere una volta “Class”. Ci siamo ripromessi che l’avremo fatto non appena saremmo ritornati. Che dite, funzionerà?
Quest’esperienza è stata fantastica, anche se, quando sono tornata, mentre stavo ascoltando una canzone di Enrique Iglesias “Duele el corazon”, pensavo ad Oliana e già mi mancavano tutti.
Se dovessi consigliare a qualcuno di partire, gli direi di partire tranquillo, perché la Spagna ha tanti luoghi da vedere e visitare e persone allegre con tutti.
Sabina


~Non ci credo!~
E chi se l'aspettava! Ebbene sì, sono stata selezionata per andare in Spagna. Ma raccontiamo tutto dal principio.

Bene...

Tutto è cominciato questa estate. Eravamo appena ritornati a casa da una passeggiata pomeridiana. Ad un certo punto mi arriva un messaggio da parte della professoressa di lettere, che mi chiedeva di farla richiamare da mia madre. Ignara di quello che stava succedendo andai nel panico più totale. Dopo una lunga chiamata, mia madre mi dice:
-Sei stata scelta per andare in Spagna per il progetto Erasmus...-
In quel momento ho pensato "oddio perché, io non sono tanto brava, perché mi avranno scelta?" esclamando poi un SIIIIIII che lo avranno sentito anche i miei vicini! 

Passarono i giorni, finché non arrivò settembre e di seguito il 3 ottobre. Ero emozionatissima, visto che sarebbe stata la mia prima volta all'estero e la prima volta in cui avrei preso l'aereo. Ci incontrammo con tutti i membri del "Team Italia" verso le quattro del mattino davanti la nostra scuola e poi partimmo alla volta della Spagna.
Avevo molto sonno, ma non importava, IO DOVEVO vedere il mondo sopra le nuvole. È stato fantastico.
In Spagna a Barcellona abbiamo visto alcuni palazzi davvero particolari e che ho trovato a dir poco geniali: erano le case elaborate dalla mente di Gaudí, un famoso architetto spagnolo.

Fatto il giro turistico e incontrato gli altri "Team", abbiamo preso un pullman  e siamo partiti per Oliana, la cittadina che ci avrebbe ospitati.

Io sono stata con una ragazza mia coetanea, di nome Eva, che mi ha fatto sentire davvero a casa.

Il giorno dopo abbiano fatto un giro per il paesino andando a vedere un luogo davvero particolare: un magazzino per il ghiaccio. Poi, dopo le ore scolastiche, io e la mia "sorella ospitante" abbiamo fatto una passeggiata insieme a tutti, sia ragazzi dell'Erasmus che non.
Abbiamo passato ore che non dimenticherò mai.

Il museo dei dinosauri è stato emozionante e, nonostante le scritte illustrative fossero in catalano, capivo ciò che c'era scritto, essendo appassionata di paleontologia.

Abbiamo visto anche una piccola chiesa antica costruita in mattoni e poi ci siamo diretti verso una cattedrale gotica (stupenda).

Abbiamo fatto anche rafting ma...non mi è piaciuto molto. Anzi non vedevo l'ora che finisse.

Il 6 ottobre abbiamo preparato la palestra per le presentazioni di tutte le scuole, che si sarebbe svolta il giorno dopo. Abbiamo lavorato tutti insieme e ognuno faceva qualche attività come in uno spettacolo:  io facevo parte del gruppo di recitazione, mentre gli altri facevano parte o del gruppo di coro o di danza. 

Arrivato il 7 abbiamo presentato la nostra scuola a tutta Oliana e agli altri Paesi che ascoltavano con piacere ciò che dicevamo. Alla fine di tutto festa grande, visto che quello sarebbe stato l'ultimo giorno che saremmo stati ad Oliana. Tornati a casa, preparate le valigie, via a cena in un ristorante tutti insieme.

Arrivato l'8 ottobre siamo ripartiti per Barcellona salutando i genitori ospitanti e Oliana...
Abbiamo fatto un giro per il Parc Güell e visto un filmato in 4D su Gaudí e le sue opere. A malincuore ho salutato e rassicurato Eva, che piangeva come una fontana (come tutti del resto). Abbiamo fatto il giro di tutta Barcellona per trovare il nostro ostello e alla fine ce l'abbiamo fatta. 

La mattina seguente ci siamo diretti verso l'aeroporto e siamo ripartiti per Roma, salutando la bellissima e calorosa Catalogna... ma quello è stato solo un arrivederci...

Francesca































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