Momenti indimenticabili
Hola à todos. Come
estates? Io, estoi mùi bien.
Bando alle ciance e
riprendiamo con l’italiano di tutti i giorni: l’italiano in cui ci facciamo
interrogare, l’italiano in cui esprimiamo le opinioni e, soprattutto,
l’italiano in cui scriviamo e leggiamo.
3 ottobre 2016.
Evviva! Il
grande momento è arrivato! Si parte per Oliana!
Dopo tanta attesa,
finalmente, eccoci emozionati e contenti di affrontare una nuova esperienza che
ci farà conoscere abitudini, persone, e
luoghi nuovi. Rapido saluto ai genitori e… si parte con il pullmino per
l’aeroporto. Prima di prendere posto, ho incontrato un pilota che, pensate un
po’, mi ha fatto salire nella cabina di pilotaggio! Parlava in inglese, perciò
ho cercato di stare molto attenta a ciò che mi diceva. Mi ha spiegato come
funzionavano le apparecchiature e, addirittura, ho fatto una foto con lui !
Prima tappa: la mitica
Barcellona! Dopo le visite, incontro con gli altri ragazzi e insegnanti degli
altri team.
Ho fatto quel giorno amicizia
con quattro ragazze inglesi, finché non è arrivato il pullman che ci ha portato
ad Oliana, il paesino in cui saremo stati ospiti per una settimana.
4 ottobre
Sono a scuola e sento che sarà
una giornata fantastica.
Ho conosciuto tre amiche:
Laura, la ragazza con cui tenevo i contatti, Eva e Maria, due sue amiche, e,
per quanto riscontro, sembra, dal loro comportamento, che mi conoscano da un
bel po’ di tempo.
Qui le persone sono socievoli,
gli alunni addirittura chiamano gli insegnanti per nome. Abbiamo fatto un tour
per le classi. A proposito, sapevate che nei licei esiste la materia del business,
cari lettori del Blog, e che in Spagna
c’è un altro modo per lavarsi le mani?
Ecco gli step principali:
1. mettere il sapone sulle
mani e aprire l’acqua;
2. mettere le mani sotto
l’acqua e poi spegnere il rubinetto;
3. cospargere i dorsi delle
mani con l’acqua saponata;
4. intrecciare le dita una
dentro l’altra;
5. prendere ogni dito e
sciacquarlo con l’acqua saponata;
6. mettere le mani a coppetta,
prendere tre dita di ogni mano (questo farlo per due volte, una per ogni mano)
e fare dei cerchi nei palmi delle mani;
7. aprire il rubinetto e
sciacquare le mani a scivolo e… ecco qua, mani morbide in un istante!
Siamo stati a fare un tour per
Oliana e la sera ho scoperto di essere stata invitata ad uscire con la mia
famiglia ospitante. All’inizio le mie prof non erano molto convinte, ma poi ho
fatto valere la mia opinione, hanno deciso di farmi fare l’esperimento per due
ore. Tutto liscio, tranquilli!
5 ottobre
Visita museale e sto facendo una miriade di foto. Dopo i
dinosauri, abbiamo fatto rafting. Una
novità anche per oggi: ho remato per la prima volta! All’inizio, pensavo che
fosse una semplice passeggiata con il canotto a remi, invece mi sono sbagliata
di grosso. Era, in realtà, una prova di coraggio, dopo la prima cascata,
gridavo come una pazza e, ad un certo punto, poco ci è mancato che cadessi in
acqua. Superato anche questo!
La sera conobbi Ixea, la ragazzina che avrebbe dovuto ospitare la
figlia della Dirigente. All’inizio sono stata io a rompere il ghiaccio, poiché
mi avevano già avvertita che lei non parlava molto. Per la prima volta, in
quell’esperienza, avevo trovato qualcuno che capiva bene l’inglese, poiché la
sera prima, Laura, ogni volta che le parlavo in inglese, si faceva tradurre ciò
che dicevo in spagnolo dalla madre di Eva. Infatti, avevo cominciato a credere
che parlassi inglese talmente strano che
nessuno mi capiva.
Invece stavolta non era così: Ixea mi capiva perfettamente, infatti sono
tornata in albergo eccitata, come se avessi vinto l’Oscar.
6 ottobre
Sono di nuovo a scuola. Mi sono spostata in due classi: prima nella
classe di Laura, poi in quella di Ixea.
Dopo le ore di lezioni mattutine, siamo andati a fare le prove
divisi in gruppi. Erano tre gruppi: i cantanti, i ballerini e gli attori. Naturalmente,
sapete già dove sono andata a collocarmi! Tra i cantanti, naturalmente!
Abbiamo fatto le prove poi un cartellone, nel quale dovevamo esprimere
l’opinione sull’esperienza.
Qui ho conosciuto Andreana, Evangelie e Selia, due ragazze greche e
una di Oliana. Anche loro erano amichevoli, come tutte, d’altronde. In quattro
giorni ho fatto amicizia con sette ragazze di Oliana e Greche e con quattro
ragazze inglesi, più di quanto non abbia mai fatto a Roma.
7 ottobre
E’ il grande giorno! La presentazione è alle porte! Nella prima ora
mi andò bene, poiché c’era un’insegnante che parlava inglese, italiano,
francese e catalano, ma nella seconda ora, c’era un prof che parlava solo
catalano e non capii “una mazza”.
Ultime prove della canzone “Seven years” e della mia ultima
canzone, i preparativi in albergo e… via alla presentazione. Presentarono le
varie scuole, cantai la mia canzone senza alcuna emozione, facendo a modo mio
come sapevo meglio fare, fecero gli altri le loro esibizioni e poi… Eccoci sul
palco, cantammo fino ad un certo punto, perché dopo un po’ si svitò la base
dove era appoggiata la tastiera ed eccola cadere, facendo piombare la sala in
un coro di risate.
Anche quella sera uscimmo e anche stavolta uscii da sola con le
altre.
La madre di Eva mi aveva detto che la canzone le era piaciuta molto e mi aveva consigliato
di farne una dedicata ad Oliana. Le ho detto che l’avrei fatta senza problemi. In
quella sera ci siamo divertite da matti, soprattutto io parlai inglese con
tutti quelli che mi capitavano a tiro. Quella sera, quando siamo uscite, Magda
mi ha mostrato i regali che Laura mi aveva preparato.
8 ottobre
Si parte per Barcellona!
Abbiamo visitato vari monumenti, come la Casa di Gaudì e la Sagrada
Famiglia. Abbiamo fatto un’esperienza in 3D, abbiamo comprato souvenir, ci
siamo salutati (a dir la verità, tutti quanti piangevano) e ce ne siamo andati.
Altra novità: la sera ho assaggiato la paella! Ve la consiglio
vivamente!
9 ottobre
Stiamo partendo da
Barcellona per andare all’aeroporto che ci avrebbe riportato a Roma.
In tutti quei giorni,
quando parlavo con mamma, invece di dire “ciao” dicevo “Hola mamma” e non
parlavo in italiano, per non farmi capire.
Un’altra novità: il
capogruppo usava un modo infallibile per attirare l’attenzione: lui ripeteva
tre volte “Class, class, class” e noi dovevamo ripetere una volta “Class”. Ci
siamo ripromessi che l’avremo fatto non appena saremmo ritornati. Che dite,
funzionerà?
Quest’esperienza è stata
fantastica, anche se, quando sono tornata, mentre stavo ascoltando una canzone
di Enrique Iglesias “Duele el corazon”, pensavo ad Oliana e già mi mancavano
tutti.
Se dovessi consigliare a
qualcuno di partire, gli direi di partire tranquillo, perché la Spagna ha tanti
luoghi da vedere e visitare e persone allegre con tutti.
Sabina
~Non ci credo!~
E chi se l'aspettava! Ebbene sì, sono stata selezionata per andare in Spagna.
Ma raccontiamo tutto dal principio.
Bene...
Tutto è cominciato questa estate. Eravamo appena ritornati a casa da una
passeggiata pomeridiana. Ad un certo punto mi arriva un messaggio da parte
della professoressa di lettere, che mi chiedeva di farla richiamare da mia
madre. Ignara di quello che stava succedendo andai nel panico più totale. Dopo
una lunga chiamata, mia madre mi dice:
-Sei stata scelta per andare in Spagna per il progetto Erasmus...-
In quel momento ho pensato "oddio perché, io non sono tanto brava, perché
mi avranno scelta?" esclamando poi un SIIIIIII che lo avranno sentito
anche i miei vicini!
Passarono i giorni, finché non arrivò settembre e di seguito il 3
ottobre. Ero emozionatissima, visto che sarebbe stata la mia prima volta
all'estero e la prima volta in cui avrei preso l'aereo. Ci incontrammo con
tutti i membri del "Team Italia" verso le quattro del mattino davanti
la nostra scuola e poi partimmo alla volta della Spagna.
Avevo molto sonno, ma non importava, IO DOVEVO vedere il mondo sopra le nuvole.
È stato fantastico.
In Spagna a Barcellona abbiamo visto alcuni palazzi davvero particolari e che
ho trovato a dir poco geniali: erano le case elaborate dalla mente di Gaudí, un
famoso architetto spagnolo.
Fatto il giro turistico e incontrato gli altri "Team", abbiamo preso
un pullman e siamo partiti per Oliana, la cittadina che ci avrebbe
ospitati.
Io sono stata con una ragazza mia coetanea, di nome Eva, che mi ha fatto sentire
davvero a casa.
Il giorno dopo abbiano fatto un giro per il paesino andando a vedere un luogo
davvero particolare: un magazzino per il ghiaccio. Poi, dopo le ore
scolastiche, io e la mia "sorella ospitante" abbiamo fatto una
passeggiata insieme a tutti, sia ragazzi dell'Erasmus che non.
Abbiamo passato ore che non dimenticherò mai.
Il museo dei dinosauri è stato emozionante e, nonostante le scritte
illustrative fossero in catalano, capivo ciò che c'era scritto, essendo
appassionata di paleontologia.
Abbiamo visto anche una piccola chiesa antica costruita in mattoni
e poi ci siamo diretti verso una cattedrale gotica (stupenda).
Abbiamo fatto anche rafting ma...non mi è piaciuto molto. Anzi non vedevo l'ora
che finisse.
Il 6 ottobre abbiamo preparato la palestra per le presentazioni di tutte le
scuole, che si sarebbe svolta il giorno dopo. Abbiamo lavorato tutti insieme e
ognuno faceva qualche attività come in uno spettacolo: io facevo parte del gruppo di recitazione,
mentre gli altri facevano parte o del gruppo di coro o di danza.
Arrivato il 7 abbiamo presentato la nostra scuola a tutta Oliana e agli altri
Paesi che ascoltavano con piacere ciò che dicevamo. Alla fine di tutto festa
grande, visto che quello sarebbe stato l'ultimo giorno che saremmo stati ad Oliana.
Tornati a casa, preparate le valigie, via a cena in un ristorante tutti
insieme.
Arrivato l'8 ottobre siamo ripartiti per Barcellona salutando i
genitori ospitanti e Oliana...
Abbiamo fatto un giro per il Parc Güell e visto un filmato in 4D su Gaudí e le
sue opere. A malincuore ho salutato e rassicurato Eva, che piangeva come una
fontana (come tutti del resto). Abbiamo fatto il giro di tutta Barcellona per
trovare il nostro ostello e alla fine ce l'abbiamo fatta.
La mattina seguente ci siamo diretti verso l'aeroporto e siamo ripartiti per
Roma, salutando la bellissima e calorosa Catalogna... ma quello è stato solo un
arrivederci...
Francesca